EVENTO SOSPESO
MARCO PAOLINI
aiuto regia di Silvia Busato
«Lo spettacolo – scrive Paolini – dura circa due ore ed è diviso in due tempi: primo e terzo tempo (il secondo non c’è…). Il primo racconta il filo che ci lega al passato e che probabilmente continuerà dopo di noi (salvo tecnologia e imprevisti…). Si sviluppa come una storia che però ne contiene altre che restano in sospeso. Dopo l’intervallo comincia il terzo tempo e non si fa più teatro, si fa filò. Filò. Una forma più magra di racconto dialogante. Un filo di storie tenuto insieme con mestiere (quel che basta) e necessità (quella non manca). Era Filò nel Veneto “una veglia contadina nelle stalle durante l’inverno ma anche interminabile discorso che serve a far passare del tempo… e niente altro”, così diceva Andrea Zanzotto. Il Filò, il “terzo tempo”, ha durata variabile, dipende dal dialogo, dalla passione, dalla stanchezza. Fare il Filò, è per me affrontare una performance diversa dello spettacolo, mettermi in ascolto, creare con le storie un flusso diverso sera per sera che dà senso al mio fare teatro.»